Sant’Elia profeta
20 luglio
Vive il Signore, alla cui presenza io sto!
1 Re 18,15
Chi è stato in San Pietro certamente avrà visto – magari senza saperlo – l’imponente serie dei fondatori: grandi statue, che raffigurano gli iniziatori delle principali famiglie religiose della Chiesa. Arrivati ai Carmelitani, si fa un balzo di quasi tremila anni: a rappresentarli infatti è il profeta Elia, che visse nel IX secolo avanti Cristo e che, specialmente nel mondo orientale, rappresenta il profeta per eccellenza, l’uomo della preghiera, il grande taumaturgo e, ancor più, l’amico di Dio.
Ovviamente Elia non è il fondatore dell’Ordine in senso giuridico; ma lo è in senso esistenziale: la vita che condusse sul Carmelo, consumata nella ricerca del Dio vivo e nella difesa del monoteismo, oltre che punteggiata di fatti straordinari, destò la stupefatta ammirazione dei contemporanei e accese in molti pii israeliti il desiderio di seguirlo e di imitarlo. Fu così che il monte si popolò di eremiti che, come attesta la Bibbia, venivano chiamati figli dei profeti e che costituirono una specie di comunità, molto simile – almeno nella sostanza – agli ordini religiosi così come li intendiamo oggi.