La prima sorpresa fu riscoprire la figura affascinante di S. Alberto. Il suo principio ispiratore è “il cambio delle armi” con chiaro riferimento al testo biblico di Efesini 6,10ss. che diventerà il punto fondamentale nella Regola Carmelitana. In questo testo di S. Paolo, Alberto ha visto dunque condensato l’annuncio evangelico delle beatitudini. Non sarà un caso se, pur priva di sicuri riferimenti storici, la “riforma” sognata da S. Teresa si ispira alla “Regola  primitiva, perciò a chi vuole vivere “insieme” questa totale dedizione, come un progetto comune, dice Alberto, ecco una formula di vita per il passaggio dalle vecchie armi insanguinate della violenza, della competizione, della divisione… alle armi del Vangelo. La Parola, la preghiera continua, l’impegno di vita fraterna si amalgamano in un progetto architettonico armonico, con una chiave centrale: l’eucaristia. Dunque, la progressiva trasformazione dell’aggressività in accoglienza evangelica di tutto e tutti, nelle varie epoche e culture, convertendo il proprio cuore dalla relazione conflittuale ed escludente, secondo il principio del rigetto, all’amicizia inclusiva del tratto con Dio e con gli uomini – come Teresa definirà poi la “vita di orazione”, tesoro del Carmelo. -> continua a leggere l’intero articolo